La legge di conversione del decreto Milleproroghe (Legge 24 febbraio 2023, n. 14) prevede il riconoscimento del diritto allo smart working fino al 30 giugno 2023 sia ai lavoratori fragili (D.M. 4 febbraio 2022) che ai genitori di almeno un figlio minore di 14 anni (a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, e che non vi sia genitore non lavoratore).
Per i dipendenti pubblici, invece, lo smart working è riservato soltanto in caso di riconosciuta fragilità.
Tutti i datori di lavoro che decidono di adottare la modalità di lavoro agile devono stipulare in modalità ordinaria un accordo individuale con il lavoratore e conservarlo per un periodo di 5 anni dalla sottoscrizione.
AITAL, 10/03/2022